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realsound
05.10.04
r.e.a.l. sound, il suono ad interfaccia circolare.
La fruibilità delle installazioni sonore spesso si basa sull'immediatezza generata dall'uso dei sensori che creano un legame significativo fra movimenti/azioni dell'utente e il discorso programmato dell'artista. Utilizzare, invece, altri linguaggi e convenzioni può portare a risultati più significativi, mescolando senza remore le abitudini sensoriali del fruitore con la narrativa proposta. In r.e.a.l. sound, installazione curata dall'artista olandese Radboud Mens, la composizione di un brano s'intreccia secondo uno schema concentrico attraverso una manipolazione manuale di punti sensibili che attivano animazioni luminose e relativi suoni. La stessa manipolazione è stata acquisita da una generazione legata empaticamente al vinile, e qui viene integrata con la reattività e il coinvolgimento multisensoriale del medium digitale. Le animazioni sono semplici e immediate come quelle usate in display minimi (ad esempio quelli delle autoradio o dei display lcd a scorrimento), e in generale pagano un contributo alla semplificazione dei messaggi e alla loro intensificazione e rinforzo tramite attrazioni in movimento. Un'estetica che è diventata un classico (astrazione geometrica connessa a suoni precisialtrettanto astratti), e che rinforza un legame percepito pubblicamente, ossia suoni e segni minimali combinati in un'interfaccia duttile e universale.