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.art 21.12.02 Reed Kram, estetica dell'elaborazione. Il karma di John Maeda può pervadere anche i suoi allievi del fondamentale 'Aesthetics and Computational Group del MIT', come dimostra questa raccolta di lavori di Reed Kram in quello che è stato uno dei laboratori di sperimentazione di estetica della comunicazione mediatica più avanzati dell'ultimo decennio. Le indagini di Kram hanno analizzato i rapporti fra interfacce e convenzioni sociali, percezione e rappresentazione simulata come in 'Flatland, dove un disegno a mano libera col mouse viene ri-tracciato ruotando il punto di vista in tre dimensioni, o in Hidden, dove rappresentazioni binarie si rimescolano al solo trascinamento del mouse, o ancora in 'Speech' il word processor minimale che legge le lettere battute sulla tastiera. Anche il suono ha avuto i suoi modelli di visualizzazione come 'MidiVis', un progetto per visualizzare contemporamente tutte le componenti di flussi Midi e 'Transducer', un modo per visualizzare sorgenti sonore attraverso diversi cilindri di diametro e movimento diversi.. Sono studi risalenti ad anni non sospetti (1996-1998), ma strategicamente importanti e, a volte, visionari, per gli sviluppi contemporanei. |