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15.10.03
<re:Play>, videogiochi politici.
Organizzata dal team di Radioqualia e dall'Institute for Contemporary Art presso il Lounge at Jo'Burg Bar di Cape Town (Sud Africa), <re:Play> è una mostra di 'critical games', ossia di videogiochi realizzati da artisti che decontestualizzano protagonisti e azioni, sovvertendone così le usuali regole di contrapposizione. Il programma prevede workshop e conferenze degli artisti invitati e dei curatori per spiegare tecniche e concetti nello sviluppo di giochi con un forte contenuto politico. Sei sono i lavori inclusi, riflettendo approcci diversi ma con l'obiettivo comune di reinterpretare un medium percepito attraverso gli standard di violenza e luoghi comuni indotti dalla grande industria del settore. 'Space Invaders Act 1732' di Andy Deck e 'Blacklash' di Mongrel, ad esempio, sono due significativi esempi lo-tech che già diversi anni fa hanno cambiato i predestinati 'nemici' in simboli negativi della vita reale, sovvertendo il classico binomio alieni cattivi / terrestri buoni presentato dai rispettivi titoli ufficiali a cui si sono ispirati. Altrettanto forti sono i principi sociali presenti nelle altre realizzazioni, tutte giocabili tramite web e plug-in opportuni: 'Escape from Woomera' dell'escapefromwoomera collective, è gioco 'first person' in 3d in cui il protagonista è un rifugiato che deve riuscire a scappare dall'omonimo centro di detenzione australiano. Più sfumate le intenzioni di 'The Intruder' di Natalie Bookchin, in cui per accedere alla narrativa di un brano di Borges il giocatore deve affrontare una serie di classici game, trasformando il suo ruolo da passivo ad attivo. Una simulazione non convenzionale invece sta alla base degli ultimi due lavori : 'Antiwargame' di Josh On + Futurefarmers, in cui il protagonista deve condurre il governo degli Stati Uniti nella guerra contro il terrorismo, con sarcastiche conseguenze in caso di decisioni sbagliate, e 'NationStates' di Max Barry, una sorta di SimCity allargata ad un'intera nazione con la piena libertà di prendersi cura dei propri sudditi o di opprimerli irreparabilmente, sperimentando diverse politiche di controllo attraverso il costante monitoraggio delle condizioni culturali ed economiche. Sei buone occasioni dunque, tutte sperimentabili online, per essere coinvolti in una nuova narrativa del videogioco, artisticamente modificato e politicamente ricontestualizzato.