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13.05.04
Ricostruzione ottica di vinili e lacche.
Uno dei problemi legati alla memoria sonora del ventesimo secolo è quella dell'usura e della fragilità dei materiali impiegati nei primi periodi e, per questo, preziosi, della registrazione sonora. Vinili, 'padelle', lacche e cilindri sono reperti spesso unici e le tecniche d'ascolto ai fini della riproduzione possono danneggiarne anche irreparabilmente i preziosi dati contenuti. Due fisici californiani, Carl Haber e Vitaliy Fadeyev del Lawrence Berkeley National Laboratory stanno mettendo a punto un metodo non invasivo di lettura che si basa sull'elaborazione fotografica. La simulazione della lettura, fatta attraverso dettagliate riprese e un successivo rendering tridimensionale di fedeli modelli, rende infatti possibile una simulazione sonora sufficientemente fedele ad un ascolto tradizionale senza che le rozze puntine d'epoca possano arrecare alcun danno, essendo la lettura scevra da ogni contatto fisico. Inoltre, grazie alla composizione d'immagini che sta all'origine della simulazione è possibile perfino riascoltare in maniera continua dischi o cilindri che sono stati ridotti in pezzi, assemblando via software le diverse componenti. In questo modo si potrebbero riportare in vita molte delle prime registrazioni effettuate con materiali molto economici o alcuni dei primissimi esperimenti di Thomas Alva Edison, ora in brandelli. L'algoritmo utilizzato rimuove automaticamente graffi, macchie e polvere, simulando il movimento della puntina nelle tracce con il conseguente suono ottenuto. Comparando i risultati ottenuti con la riproduzione originale, la qualità e già eccellente e tutto il processo potrebbe essere sveltito e ancora più affinato con lo sviluppo di macchinari dedicati allo scopo.