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07.02.02 Roam 1.0.
Le visioni dei dati della rete si moltiplicano attraverso i software che tentano d'interpretarli come materiale grezzo per creare le proprie forme, proprio come scultori automatici di materiali incorporei. Anche Roam 1.0 è un software che traduce con opportuni algoritmi dati attinti dal network nella rappresentazione in 'wireframe' di un territorio che viene sottoposto all'utente come se lo esplorasse in prima persona. Una sorta d'immaginaria caccia al tesoro nel deserto, formato da miliardi di granelli/dati, che secondo lo stesso accostamento rendono l'abbondanza desolante per la sua uniformità, ma che in questa interpretazione si basa solo ed esclusivamente sulla nostra cultura, che così la percepisce. Il risultato, comunque, rende esplicità la vertigine dell'infinito, formalizzato come flusso concreto e inarrestabile di dati in movimento.