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.art 22.03.02 Net art alla Biennale di San Paolo. La 25esima Biennale di San Paolo (Brasile) che si apre oggi (22/03), contempla una sezione dedicata alla net art suddivisa in due tronconi. Quella relativa agli artisti stranieri è curata dal tedesco Rudolf Frieling dello ZKM e comprende undici progetti internazionali: 'Identity Swap'; il database d'identità donate, curato da Heath Bunting & Olia Lialina, 'Tuesday Afternoon', l'ipertesto letterario sul diritto di migrare geograficamente di Carol Flax & Trebor Scholz, 'Communimage' il progetto collaborativo di immagini uploadate come un puzzle dai visitatori di Calc & Johannes Gees, Il 'classico' 'Gashgirl', la narrazione testuale e fotografica di Francesca da Rimini, 'Ghostcity', i percorsi ipertestuali suburbani di Jody Zellen, 'Between A Rock And A Hard Drive', la trasposizione di dialoghi di chat in comunicazioni fra oggetti di passaggio (porte scorrevoli, parcheggi, aereoporti) di Kristin Lucas, 'Axis of Life' di Marina Grzinic & Aina Smid, brevi video d'arte che percorrono aspetti significativi della vita, dalla nascita alla morte, 'The Central City' di Stanza, un prospetto tridimensionale e navigabile di una città in cui ogni costruzione è linkata ad un lavoro di sperimentazione su geometrie e colori dell'autore, 'Mediamorphose', del brasiliano Roberto Cabot, un dipinto che i visitatori della mostra non possono osservare per una serie di distorsioni risolte nella visualizzazione con una webcam che riprende anche gli attoniti visitatori, 'Parole' del gruppo italo-tedesco-statunitense A12, un ipertesto dinamico sui temi dello sviluppo urbano e dell'architettura aperto a contributi esterni e strutturato con una particolare interfaccia a livelli, e 'New Image' del cinese Shi Yong, la concettualizzazione di un contenitore artistico da riempire di volta in volta. La parte dedicata alla net art brasiliana, invece, è stata curata da Christine Mello e contiene lavori di Lucas Bambozzi, 'Meta 4 Walls' (vedi Meta4walls), Giselle Beiguelman, 'Ceci n'est pas un nike', in cui costruendo e distruggendo modelli di scarpe nike si riflette sul rapporto fra l'immagine e la sua rappresentazione, Lucia Leão con 'Plural Maps, Lost in São Paulo' un'esplorazione in 3D a partire dai suoi studi sul rapporto fra labirinti e spazi ipermediali, Enrica Bernardelli, con 'Anticlockwise, the sun as usual', animazioni domestiche di forme su una sfera luminosa, attraverso una percezione diversa di spazi e prospettive, Artur Matuck, con 'Leteraterra/Landscript', la descrizione di un'isola in cui gli scambi di lettere nelle parole sono la normalità, influenzati anche da agenti atmosferici che modificano i significati e contribuisono a creare nuovi linguaggi, Gilberto Prado con 'Desertejo', una nuova interpretazione dei punti di riferimento e di esplorazione di luoghi naturali in un contesto virtuale, Ricardo Barreto, 'Satmundi: 1) Artemundo 2) Body 3) Pathos', (nell'immagine) con opere sviluppate nel collettivo artemundo, Body e gli stadi emozionali di Pathos, Diana Domingues + gruppo Artecno, 'Ouroboros', sui rituali brasiliani di incorporare i poteri di animali (serpenti in questo caso) e Kiko Goifman e+ Jurandir Müller 'Cronofagia', un lavoro antropologico. |