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07.04.03 Selfportrait, piccola antologia di sguardi e frasi celebri.
È nell'espressione rivelata dagli occhi che si può leggere la più intima ed efficace delle nostre riflessioni? Sembra questa una delle possibili chiavi di lettura di Selfportrait, un lavoro di Vladimir Todorovic che mette in sequenza una discreta serie di volti apparente poco dissimili, ma che in realtà sono tutti uguali a parte qualche ritocco sulla luminosità, e gli occhi, diversi, quelli sì, in ognuno. Ogni variazione è linkata ad un ingrandimento del volto stesso con in calce una frase più o meno celebre che consente con la sua firma in chiaro il riconoscimento dello sguardo attraverso la personalizzazione ottenuta dal photoshopping degli occhi. Un filo rosso unisce le diverse identità, rendendole assimilabili, e cioè l'interrogarsi sull'arte e sulla sua rappresentazione nel pensiero, da Miles Davis a Vincent Van Gogh sino ad Andrei Tarkowsky e Mariko Mori. Una piccola collezione di fisionomie mentali espresse proprio attraverso un cranio generico personalizzato all'occorrenza.