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Sent, Xeni Jardin, Sean Bonner, Caryn Coleman
12.07.04
Sent, mostra di fotografie da phonecam.
È sufficiente un medium a definire una pratica artistica? Ossia ha senso cercare un carattere unificante in espressioni che hanno in comune solo il mezzo con cui sono state realizzate? Probabilmente no, ma nella storia dell'arte elettronica i primi passi i un medium sono spesso stati accomunati perloppiù dalla tecnica (basti pensare alla computer grafica degli anni ottanta e inizi novanta). Così anche le 'phonecam', ossia telefoni cellulari con macchina fotografica hanno raggiunto una massa critica di vendita per essere considerate medium a sè stanti, con i loro limiti tecnici che ne influenzano inevitabilmente l'estetica e la portabilità insita che ne induce un'immediatezza naturale. Sent è la prima mostra di foto realizzate con phonecam allestita negli Stati Uniti. La formula scelta è stata duplice: invitare un numero ristretto di artisti a realizzare una loro opera con una phonecam e sollecitare un dibattito pubblico tramite un blog, premiando cinque foto inviate dagli utenti. Curata da Xeni Jardin, Sean Bonner e Caryn Coleman apre un'apparente contraddizione fra enfatizzare la democratizzazione della fotografia tramite apparecchi disponibili in ogni momento, e una distinzione che permane netta fra 'artisti' e 'utenti'. Tutte le immagini, ad ogni modo saranno disponibili sia all'interno della galleria Sixspace di Los Angeles (attraverso schermi e stampe digitali) che online, dove possano essere fruite da chiunque. La ridotta risoluzione e la sensibilità anche in scarse condizioni di luce, oltre ad una approssimazione dei dettagli e delle tinte, data probabilmente dal sistema di compressione, determina un look & feel a basso contenuto tecnologico, che nella sua immediatezza amatoriale esprime il suo fascino, grezzo e poco nitido, come certi flash di memoria.