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09.04.04
Silophone, strumento musicale architettonico.
La diversa coscienza dei suoni delle architetture, soprattutto quelle che costitiscono esempi di architettura industriale, è cresciuta proprio nella fase, tutt'ora in corso, post-industriale, durante la quale è possibile ripensare l'uso di queste strutture alla luce di del diverso contesto socio culturale nel quale esse si sono ritrovate. Il duo dei [The User], non nuovi a sperimentazioni inusuali, stanno sviluppando da qualche tempo un progetto che ruota attorno ad un ex silos per la raccolta di grano, posto nel porto di Montréal. Si chiama Silophone (Silofono) e sfrutta questa architettura unica per produrre suoni con echi e riverberi inauditi. Al momento è possibile inviare i propri suoni via telefono o internet, e questi, dopo essere stati 'riprodotti' all'interno della struttura, vengono registrati e ritrasmessi al mittente, oltre ad essere fruiti da un'installazione sonora esterna, ed è pure possibile ascoltare i suoni in diretta via streaming. Nel sito sono archiviati i migliaia di suoni inviati via rete e viene illustrato anche il 'sonic observatory', uno spazio locato a poche centinaia di metri dal Silo #5, in cui è possible sperimentare dal vivo il riverbero della propria voce. L'architettura, in questo caso diventa strumento acustico di una moltitudine di musicisti, veri o improvvisati, che, allungano le loro nervature sonore fino all'altissimo cilindro di cemento attraverso le planetarie reti di comunicazione.