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20.09.04
Spamshirt, lo spam addosso.
Quanto lo spam sia entrato nelle nostre vite è difficile quantificarlo, ma l'esposizione quotidiana alla terminologia e agli slogan dei messaggi invasivi ha certamente condizionato l'ecologia mentale degli utenti della rete. Il bombardamento di messaggi non desiderati si differenzia nelle strategia d'attacco alla nostra attenzione e nel fare leva su bisogni primari, emozioni forti e allusioni equivoche, dove queste ultime rappresentano un notevole test linguistico, sia pure sperimentato finore perloppiù nella lingua inglese. Le frasi dai molti significati possibiili ripetute all'infinito danno alla lunga un effetto 'televisivo' che ne fa riconoscere inconscientemente lo stile, o il tono al di là dei contenuti. Sfruttando questi collaudati meccanismi in una diversa prospettiva Spamshirt è un'altra concretizzazione di ciò che quotidianamente brilla sullo schermo e di riflesso nelle nostre retine, e che ormai, dopo anni d'abitudine, percepiamo come reale. Il sito consiste nella stampa e vendita, con classico design 'a la page', di t-shirt recanti nient'altro che 'subject' di tipo spam, diventati ormai diffusi luoghi comuni. Fra le opzioni è compresa anche quella di stampare un subject personalizzato, ma sempre entro una serie di guide che ne caratterizzino i contenuti. Esporre una piaga significa anche esorcizzarla, soprattutto quando essa è di dominio pubblico, e questo micro business sembra aver colto nel segno l'importanza di tirare fuori dallo schermo le frustrazioni per indossarle con sufficiente distacco e divertita ironia.