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.art 28.11.02 Stop Motion Studies, l'animazione a scatti nell'era del web. Le tecniche di stop-motion sono state utilizzate storicamente per lavori di animazioni, soprattutto negli anni settanta nei paesi dell'Est con raffinatissimi risultati passati anche dalla nostra televisione di stato. Queste tecniche consistevano nel creare l'animazione tramite una serie lunghissima di scatti fotografici, riducendo il numero dei frame al secondo ed enfatizzando la narrazione. David Crawford ha creato su commissione di Turbulence.org una serie di Stop Motion Studies (SMS), una serie di 'poor man's video', come lui stesso li definisce che continuano la sua ricerca sulla nostra esperienza del tempo, dello spazio e dell'identità. Le animazioni sono così fatte di scatti, ma ripetute in maniera non lineare grazie alla sequenzializzazione di Flash MX, e usufruendo di specifiche caratteristiche delle riprese digitali, come la sfocatura degli oggetti in movimento. Il risultato mette in movimento le immagini statiche in un loop irregolare di memoria che rende fluida l'animazione frammentandone la percezione. |