26.03.03 Stop War: Warblog, Al Jazeera, Videogame Desert Storm, Guerrilla Marketing.
I media ufficiali continuano a debordare d'informazioni sulla guerra, ma anche quelli indipendenti cominciano ad avere la loro parte visto che perfino il Wall Street Journal si è accorto del fenomeno dei blog sulla guerra (warblog) con un lungo articolo che ne attesta l'indipendenza delle fonti informative. Al Jazeera, invece, da un lato ha aperto una versione inglese del suo frequentatissimo sito, dall'altro ha denunciato un attacco esterno di tipo DDOS (Distributed Denial of Service) che lunedì avrebbe mandato in crash i server delle sue edizioni online, anche se consulenti esterni dicono che potrebbe semplicemente essersi trattato dell'enorme traffico generato dalle immagini dei prigionieri USA. Fra le tecniche elettroniche d'attacco Salon.com riferisce di di spamming (email e telefonico) utilizzate dalla CIA per cercare di convinvere i generali iracheni alla resa. Pochi sono poi i videogame di strategia militare ambientati nella precendente Guerra del Golfo, come 'Conflict: Desert Storm' della Take-Two Interactive Software. Del resto 'America's Army: Operations' il videogioco dell'esercito americano pensato per reclutare nuovi suoldati fra i ragazzi conta negli USA un milione e mezzo di utenti registrati. Sul fronte pacifista la performance più sarcastica ed efficace l'hanno indubbiamente messa a segno gli attivisti di Guerriglia Marketing, con l'operazione 'Shock and Hoax' (sciocca e prendi per i fondelli) portata avanti a Roma. Alcune piccole aree del centro sono state recintate con il nastro bianco/rosso dell'invalicabilità e corredate da cartelli quali 'Limite invalicabile: installazione batteria antiaerea', 'Bonifica Mine', 'Allestimento Campo Profughi', 'Esercitazioni Militari' e 'Limite invalicabile: Esercitazioni Antipanico'. Un sonoro sberleffo che fa il paio con il già esililarante striscione su Berlusconi sfoggiato al Vittoriano da Greenpeace.