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16.01.03 Stuttgarter Filmwinter, festival for expanded media.
Come ogni festival contemporaneo di cultura cinematografica che si rispetti anche lo Stuttgarter Filmwinter ha aperto da tempo le sue porte ai nuovi media, compresi nelle loro applicazioni alel sequenze filmate. Inaugurata il 15 gennaio la manifestazione comprende due importanti sezioni dedicate alla realizzazione di artefatti cinematici con mezzi tecnologici. Una si chiama 'Gegenspieler', ossia 'Antagonista', che si concentra sulla produzione di 'Machinima', ossia di corto-medio-lungometraggi estratti dalle tecnologie dei videogame, ossia riprogrammando i loro nuclei software per raccontare, senza alcuna interazione, storie diverse. A presentarli sarà Paul Marino, fondatore della 'Academy of Machinima Art & Sciences' di New York. L'altra sezione consiste nella competizione vera e propria, dove saranno premiati i migliori lavori online, offline (cd-rom, dvd) e le installazioni di arte mediatica. Olia Lialina, docente di net.art alla Merzakademie è fra i membri della giuria, ma un premio sarà anche assegnato dai voti che ciascun progetto riceverà dai navigatori online sul sito della manifestazione. Fra i lavori in concorso Aisforapple di David Clark, Amorphoscapes di Stanza, 60X1.COM di Kenneth Tin-Kin Hung, I Know Where Bruce Lee Lives di Peter Mühlfriedel + Gundula Markeffsky + Tim Büsing, Lecielestblue di Frédéric Durieu e Kristine Malden, Filtext 2.0 di Mark Amerika e Invisible Maps di Paul Catanese, e 'This is a Magazine', voluminosa screenzine interattiva dell'italiano Andy Simionato. Invitato, infine anche il duo austriaco di vjing Claudia Rohrmoser e Marcel Schobel, già visual di Kruder+Dorfmeister e AdamF.