neural.it new media art, e-music, hacktivism
neural magazine
suoni futuri digitali
 
 
 > News archive  > Neural Magazine  > Neural Station  
 > emusic  > new media art  > hacktivism  
.emusic
Tavofono, Crispin Jones, Sara Manazza
12.03.06
Tavofono, dispositivo per la definizione del sé.
Se la conversazione telefonica è uno dei frames di interazione in cui, secondo Ervin Goffman, le persone mettono in scena la propria identità, allora definizione del sé e performance sono i concetti alla base del Tavofono, il tavolo/telefono ideato da Crispin Jones, col contributo di Sara Manazza, in occasione di un workshop interattivo per bambini al Telecom Future Center. Il Tavofono è un'installazione in cui l'utente può registrare dell'audio in uno dei pulsanti che costituiscono la superficie del tavolo e poi scrivere su questo il nome del contributo che ha inciso. In seguito può fare una telefonata senza parlare direttamente alla persona che sta chiamando, utilizzando piuttosto l'audio che gli altri hanno registrato. Il tavolo diventa così, nel tempo, una sorta di archivio di chiamate. La conversazione telefonica è uno dei primi frames sociali che i bambini imparano a mettere in scena imitando gli adulti. La dimensione della performance è quella del gioco, in cui i partecipanti interpretano il ruolo degli interlocutori seguendo il canovaccio della telefonata prototipica. Il Tavofono amplifica la dimensione ludica di questa interazione simbolica stravolgendone le regole: la presenza fisica dell'interlocutore infatti non è più condicio sine qua non per attivare l'interazione, il contributo di una delle due parti è in realtà un mash up di porzioni di testo preregistrate, e l'esito dello scambio è surreale. Il tavofono si rivela così una 'Smile Machine' per la definizione del sé.
Valentina Culatti