01.04.05 Telephony, interazioni fra suoni artificiali.
La comunicazione sonora, di cui quella vocale rappresenta solo una parte, è una delle componenti sensoriali essenziali per l'essere umano. L'ecosistema uditivo che le macchine hanno creato dalla rivoluzione industriale in poi rappresenta un organismo sempre più intricato e interconnesso di artificiali onde audio emesse da sistemi programmati ad hoc. In particolare la comunicazione mobile (una delle poche reali rivoluzioni tecnologiche ad alto impatto sociale della fine dello scorso secolo) ha prodotto sonorità di richiamo che intervengono inaspettatamente in pubblico insieme all'interazione vocale che ne consegue, spesso con tutta l'innaturalezza che le accompagna. A sintetizzare questi temi è Telephony di Thomson & Craighead, già autori di Dot-store, Model Behaviour e Remote, che consente ai visitatori di intervenire su una griglia di 42 telefoni cellulari Siemens, chiamandone uno che, a sua volta genera una reazione melodica a catena, essendo i telefoni dotati ciascuno di una differente suoneria. In più nella stanza della galleria è presente un laptop con un software che analizza lo spettro vocale per stabilirne la sincerità (una sorta di macchina della verità). Esso riporta periodicamente il presunto stato di 'sincerità', appunto, di un orologio che annuncia l'ora in sintesi vocale. Il livello di verità suggerito dal software nei confronti della voce costruita di volta in volta dall'orologio pone l'accento sulla dimensione di simulazione che le macchine iniettano nella quotidianità, mentre la melodia indotta dall'esterno rappresenta solo una congiuntura di gesti orchestrata in anticipo. Ma la combinazione dei suoni artificialmente generati con l'analisi di una sintesi vocale temporale descrive un'interazione continua fra macchine parzialmente autonome capaci di rifrangere i suoni attraverso i rispettivi software in un ambiente definito.