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07.10.03
Teletaxi, opere sensibili al territorio.
Il territorio urbano negli ultimi anni sta facendo i conti con la sua mappatura in dati, che contribuisce a ridefinirlo e, nel contempo, a creare nuove in/visibili strutture che proliferano secondo coordinate dinamiche. Le reti wireless (cellulari e wi-fi), i sistemi GPS, le comunità virtuali, le chat locali e tutti i nodi che le descrivono creano zone e spazi dall'architettura temporanea e riscrivibile. Un'interessante esperimento si tiene sal 10 al 30 ottobre a Toronto all'interno della biennale di media art Tranz <---> Tech . Presentato da Year Zero One, infatti, Teletaxi è una mostra dove il termine 'itinerante' non è affatto abusato, in quanto la mostra delle opere avviene nello schermo posto nell'abitacolo di un taxi, prenotabile tramite un apposito numero telefonico. Dotato di un'interfaccia comprensiva di touch screen, la macchina mostra video, animazioni e suoni in base ai segnali ricevuti da un ricevitore GPS che influenza il cambio d'opera visualizzata a seconda della posizione fisica del taxi all'interno della città. Un'audience generalmente passiva viene sottoposta a stimoli diversi che attraversano campi multipli, dall'intervento pubblico alla psicogeografia.