18.06.04 (T)ERROR: entare in un videogame da attivista.
Il videogame (T)ERROR di Robert Praxmarer è molto più di un semplice game da console; è un'occasione per agire direttamente. Ci sono tanti modi di essere attivista, costruttivi e distruttivi: sicuramente (T)ERROR dà una prova concreta delle conseguenze che può portare essere un "attivista" della guerra. Una definizione che è il contrario del significato che questa parola ha assunto negli ultimi tempi, il cui contesto semantico è sicuramente proprio di coloro che lottano perseguendo certi ideali per affermare determinati diritti. Questo videogames lavora criticamente attraverso il paradosso: vestire gli abiti virtuali di George W. Bush, Osama Bin Laden, oppure Tony Blair è uno dei modi più immediati per riflettere criticamente sulle tematiche della guerra. Game e Reality sono qui strettamente connessi. (T)ERROR lavora direttamente per "immersione" del giocatore nel contesto di azione: interfacciando una telecamera che riprende il giocatore a un computer, la sua silouette virtuale viene immessa direttamente nell'ambiente di gioco. Visibile su un grande schermo, il giocatore può orientare i suoi movimenti osservandone gli effetti in tempo reale, interagendo con le icone del game programmate dall'artista. Un esperimento che ricorda gli ambienti di Realtà Artificiale di Myron Krueger degli anni Settanta o, in casa nostra, le sperimentazioni con il Mandala system di artisti come Massimo Contrasto e i GMM-Giovanotti Mondani Meccanici degli anni Novanta. Con la differenza che (T)ERROR, più ambiente di vita sintetica che solo "video"game, pone in primo piano questioni come la guerra e la violenza attraverso diversi livelli di gioco. (T)ERROR vuole criticizzare la società dei media, sempre più pervasiva e irreale nella sua brutale realtà e i videogames stessi, indagandone i limiti e mettendo in luce le connseeioni con economia e industria militare. (T)ERROR è stato selezionato per il MAD 03 a Madrid in Spagna ed è stato presentato recentemente a Berlino nell'ambito del rebel:art Festival organizzato dal collettivo della rivista rebel:art.
Tatiana Bazzichelli