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14.07.04
Time Slice, il piano grafico di coesione fra spazio e tempo.
Time Slice è un progetto di ricerca rivolto all'individuazione di modalità alternative di rappresentazione del rapporto tra immagine e tempo. L'autore, Daniel Crooks (artista neozelandese con base a Melbourne), ha sviluppato una tecnica del tutto personale grazie alla quale partendo da immagini fisse o in movimento, realizza delle stampe fotografiche e dei video composti da una serie di frammenti (slice) sovrapposti ad arte tra loro e tendenti a rappresentare un continuum di spazio/tempo. Il procedimento di base prevede che le immagini registrate da una macchina fotografica digitale, in un dato lasso di tempo, siano divise in una serie di segmenti; larghi diversi pixel e rappresentanti un secondo di tempo. Alla fine tutti questi frammenti sono riuniti in lunghi panorami o sequenze video. Le immagini sono prodotte, ad esempio, filmando da un tram o un treno che corre per le strade di Melbourne, oppure tenendo la macchina fotografica ferma in un posto e catturando il movimento della gente e dei veicoli che animano le vie della città. Le distorsioni risultanti (le immagini sono spesso allungate, le sequenze scorrono a volte a singhiozzo a volte fluidamente) suggeriscono la complessità del movimento attraverso il tempo e lo spazio ed evocano i ritmi reali della città quale spazio in cui scorre la vita. Il rapporto fra la larghezza del frammento d'immagine, l'angolo dell'inquadratura e la successione temporale dei frammenti determina "il piano di coesione", ovvero quella distanza dal medium (la macchina fotografica) in cui gli oggetti si uniscono per generare un'immagine che rimanda ad una nuova percezione della profondità del campo spazio-temporale. La tradizionale logica del fermo fotografico e della sequenza video sono sovvertite dalla successione di frames multipli. Crooks gioca continuamente ad attraversare e nascondere la linea di confine tra immagini statiche ed in movimento dando vita ad una nuova narrativa che sembra voler sottolineare, attraverso la manipolazione digitale di immagini provenienti dalla quotidianità urbana, come la vita nell'urbe in sè stessa sia condizionata e manipolata. La ricerca condotta con il progetto Time Slices richiama alla memoria le sperimentazioni sulla rappresentazione del movimento nella pittura dei Futuristi e di Balla in particolare. Identica è infatti la tensione verso la scomposizione del movimento in stadi successivi e la raffigurazione di quell'istante esteso in cui percepiamo il tempo e lo spazio come un tutt'uno indistinguibile.
Vito Campanelli