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.hacktivism 06.05.05 Tor, la cipolla dell'anonimato che rimbalza. Tracciare gli utenti in tutte le loro più intime azioni è l'intento del marketing più incallito e le tecnologie che garantiscono l'anonimato sono uno dei pochi argini che si siano stati eretti per frenare la smania di controllo individuale al fine di calcolare e correggere le strategie di vendita. Tor è un progetto sviluppato dalla Electronic Frontier Foundation che consiste in un software capace di far perdere le tracce dell'origine delle comunicazioni in rete. La tecnica utilizzata è quella di far passare le comunicazioni stesse attraverso un network di server che si 'rimbalzano' le informazioni, chiamati 'onion routers', ossia 'router-cipolla', i quali, proprio come gli strati del comune ortaggio, proteggono l'utente dall'essere tracciato. Il software è disponibile sia come client che come server, entrambi multipiattaforma (Windows, Unix, MacOS X) e promette l'anonimato non solo nella navigazione del web, ma anche nel suo publishing, nell'instant messaging, nelle chat in IRC, nelle comunicazioni criptate in SSH e così via. La 'traffic analysis' (analisi del traffico), brodo di giuggiole in cui si crogiolano gli esperti di marketing online, così come gli amministratori di rete malati di delirio di onnipotenza, in questo modo va a gambe all'aria, vista l'impossibilità (persino per gli stessi onion routers) di stabilire l'origine delle richieste dei rispettivi dati. I meccanismi di rete, ossia il passaggio attraverso i server, sono così sfruttati per tenere lontani tutti gli occhi indiscreti, autorizzati e non, in una delle poche concrete rivincite della privacy. |