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English version Ê .art 31.01.03 Transmediale 03: Play Global!. Inizia sabato 1 febbraio alla Haus der Kulturen der Welt di Berlino l'edizione 2003 di Transmediale, festival internazionale di media art. Quest'anno il titolo scelto è 'Play Global!', cercando di focalizzarsi sulle reazioni culturali e artistiche ai problemi della globalizzazione, in continuità con i temi affrontati nell'ultima edizione di Ars Electronica. L'intervento d'apertura è stato affidato a Sarat Maharaj, critica d'arte di spicco nell'analisi delle azioni artistiche e delle strutture di significato inerenti il mondo post-coloniale e collegato. La conferenza che dà il nome al festival, a cui partecipano Coco Fusco, Brian Holmes e Marko Peljhan, vede discusse da sociologi e teorici le strategie culturali per il gioco globale. In 'Global Game Utopia', invece, si dibatte dell'uso politico, sociale e militare dei videogiochi, con Jackie Stevens, Natalie Bookchin, James Der Derian, autore di 'Virtuous War', Birgit Richard e Jutta Zaremba. 'Home Electronics' cerca di analizzare l'importanza locale della musica elettronica, e lo fa con David Toop, Susanne Niedermayr e Fran Ilich. In 'Archaeology of Computing in Russia', si ricostruisce la sorprendente storia parallela dello sviluppo informatico in Russia, e in 'Mapping the World', sulla tendenza tipica dello scorso decennio di visualizzare mappe di dati, come nei progetti 'Minitasking' e 'Amsterdam Realtime Project'. Altri eventi importanti rimpinzano ulteriormente il programma. Ci sono: un surrogato di 'I love you', mostra sui computer virus realizzata a Francoforte lo scorso maggio, la presentazione di 'The Tulse Luper Cases', nuovo lavoro il film, dvd, tv, libri e mostra di Peter Greenaway, nonchè Oliver Ressler con l'italiano Dario Azzellini con un documentario sui 'Disobbedienti'. Imponente ed encomiabile, infine, il lavoro di coordinamento con altre strutture metropolitane che hanno messo su interventi collaterali. Dalla mostra di sound art 'Soundservice' al Podewil, al collettivo Schoenwehrs e il suo robot graffitaro Hektor in una performance presso la Galerie Wieland, alla personale di Valie Export alla Akademie der Kuenste, o la prima mostra personale su Jodi, intitolata 'Install.exe', presso la BueroFriedrich. Non vanno poi dimenticati gli award con le 900 opere che hanno partecipato e i cinque progetti nominati che si spartiranno i 5.000 euro di premi, mentre un discorso a parte merita il Club Transmediale, ossia la parte musicale perloppiù notturna prevista al club Maria am Ufer. Fra i tanti nomi coinvolti nelle nove serate ci sono Negativland, Scanner, Pan Sonic, John Oswald, Coh, Eu, Gameboyzz Orchestra Project, Thomas Brinkmann, Ultra Red, Si-Cut.dB e Monolake. |