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24.09.02 Trent Reznor, la musica e i videogame.
In un recente articolo per Salon.com Trent Reznor, enigmatico leader dei Nine Inch Nails si racconta come accanito videogamer, la cui pratica diviene per lui momento di ricerca artistica. Con il curioso pseudonimo di 'Pooper Sniffer' Reznor è un appassionato di 'Return to Castle Wolfenstein' ed "è interessato ad usare il computer come strumento di registrazione/creazione musicale o artistica, non nella maniera in cui i manuali ne descrivono il funzionamento". Da quando faceva il lavapiatti negli anni ottanta, e il suo unico svago era una consolle con Asteroids all'entrata del locale, Reznor ha sentito che nei videogame c'era qualcosa di punk, estrinsecato nell'idea di rompere le regole e di fare qualcosa mai fatto prima. Così dopo aver comprato un Atari 2600, passò ad un Commodore 64 imparando a programmarlo da autodidatta. Di lì il passo è stato breve con un mac grazie al quale ha registrato il suo primo disco emblematicamente intolato 'Pretty Hate Machine', un coacervo di intricate canzoni industriali che ha venduto più di un milione di copie. Coì continuando con le sperimentazioni, l'artista ha fruito anche dei malfunzionamenti di registrazione, masterizzando i suoni inascoltabili che il software usato restuiva la mattina dopo un'attenta session. Dopo aver incontrato i fondatori della ID software, quella di Doom, per intendersi, ha composto gli effetti sonori per Quake, ma nel 1999 durante le registrazioni di 'The Fragile' è stato sopraffatto dalle infinite possibilità disponibili fino a quel momento e ha delegato altri all'uso del software, covando un forte senso di frustrazione per questo. Ora sta componendo il prossimo album e la colonna sonora di Doom III, mentre ascolta musica country dal suo iPod portando a spasso il cane. Anche per lui l'ovvio adagio dei grandi artisti è sempre valido "anche se si possono comprare ottimi software per 200 dollari, non è detto che si sia in grado di fare un ottimo disco."