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Tribulations, LCD Soundsystem, Dougal Wilson
13.10.05
Tribulations, patimenti tra gli schermi.
Sembra lontana l'epoca in cui i registi di videoclip erano perfetti sconosciuti, anonimi mestieranti al servizio delle grandi star della musica. Fare clip era considerata una moda, un diversivo nobilitato da autori come Antonioni o Scorsese che si concedevano qualche divertissement. Oggi i 'clippers' non si vergognano più di girare music video e non guardano al cinema come a un'ambita meta da raggiungere. Tra i talenti emergenti di questa nuova generazione, capeggiata da Cunningham, Jonze e Gondry, spicca il britannico Dougal Wilson, regista del video 'Tribulations' per gli LCD Soundsystem, realizzato per la casa di produzione Colonel Blimp. Protagonista è James Murphy, già Mr DFA (Death From Above), scaltro produttore di NY che con il progetto LCD ha abbracciato il genere punk-funk. Le 'tribolazioni' del titolo e la connessa agitazione per le quali la canzone invita al riscatto ('get your payment from the nation/ for your trials and tribulations') sono descritte come un'incessante peregrinare di Murphy tra una serie di ambienti che si alternano tra proiezioni in 8 mm e set reali. La prima inquadratura è un carrello a precedere, con la macchina da presa che inquadra in dettaglio le scarpe di un personaggio, Murphy, che cammina per strada. L'immagine è sgranata, la qualità è quella amatoriale. Il quadro si allarga sino a svelare che quello ripreso è uno schermo e che l'azione è in proiezione. Murphy continua il suo percorso in maniera circolare, passando da uno schermo all'altro e allo stesso tempo interagendo con il set reale, che ricostruisce la strada e tutti gli ambienti che attraversa, fino a tornare al punto di partenza. Girato in maniera tale da sembrare un unico piano sequenza, Tribulations impressiona per l'uso delle back projections e il continuo movimento di camera. Tuttavia, oggi, ogni video realizzato in one shot, reale o simulato, viene etichettato come esercizio di 'gondryish art'. Le similarità stilistiche tra il lavoro di Gondry (si prendano ad esempio 'Come into my World' di K. Minogue, 'Sugar Water' dei Cibo Matto o 'Protection' per i Massive Attack) e quello di Wilson saltano all'occhio: entrambi concepiti a partire dalla base ritmica, pervasi da uno spirito dada e caratterizzati dal gusto per la ripetizione, sono opere complesse che richiedono dettagliati storyboard e un duro lavoro di post-produzione mescolato a trucchi di scenotecnica. In Tribulations risulta originale l'uso degli schermi che, strumenti di proiezione e allo stesso tempo soggetti di ripresa, per volontà retrò di Mr LCD, affezionato all'idea dell'8mm, sono teli bianchi, ma sarebbero potuti essere Liquid Crystal Displays (LCD) per un'ulteriore messa in abisso della realtà nella finzione.
Valentina Culatti