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02.12.02 Vagamundo: uno street-game digitale sull'immigrazione clandestina.
Nato nell'estate del 2002, in piena campagna statunitense anti-terrorismo, il game Vagamundo - a Migrant's Tale, di Ricardo Miranda Zuñiga, è stata un'intelligente risposta alle crescenti forme di pregiudizio verso gli immigrati. Nasce con il proposito di favorire una riflessione sul problema dell'immigrazione illegale e delle condizioni di vita di chi deve lottare per i diritti fondamentali. Negli USA, ci sono oltre otto milioni di immigrati clandestini, fra cui tre milioni provenienti dal Messico. Il progetto, facente parte di The Kitchenis Neighborhood Street Fair, nasce da interviste realizzate a immigrati dell'America Latina residenti a Manhattan e Brooklyn: storie di vita quotidiana che sono presentate come tali. Vagamundo è un progetto artistico 'mobile', che nasce sulle strade e vive nelle strade: il computer, monitor e joystick sono inseriti in un carretto per i gelati, che viaggia per le vie di New York (ricordando, a colpo d'occhio, uno delle più comuni occupazioni fra gli immigrati). Il concept del game prevede il superamento di tre livelli, per effettuare la 'scalata sociale' negli USA: oltrepassando ostacoli e prove attinenti alla vita quotidiana degli immigrati, nel primo livello si tenta di conquistare un lavoro, nel secondo si è ottenuto un lavoro come facchino o fioraio, nel terzo si diviene cameriere in un ristorante di classe e bisogna intrattenere gli ospiti per ricevere la mancia. Nel livello extra si è di fronte a un bivio: discriminare i nuovi immigrati (e si ha così un lavoro alla dogana con possibilità di fare fuoco sugli immigrati clandestini), oppure aiutarli (e si giunge a un elenco di testi e link delle organizzazioni no profit che tutelano i nuovi immigrati).
Tatiana Bazzichelli