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24.03.03 Video Hacking, manipolazione dei contenuti del piccolo schermo.
Video Hacking è un cortometraggio risalente al '99 di Manuel Saiz, un documentario fittizio, in cui un attivista della videoarte si autoproclama un 'video hacker', e manipola i film affittati in un video shop, proclamando l'importanza del caos e l'inutilità del copyright. Oltre a definire i video shop come 'large-scale information server' con scarsa sicurezza, viene illustrata passo dopo passo la manipolazione di alcuni fotogrammi delle scene finali di 'Intrigo Internazionale' di Alfred Hitchcock. A parte l'esilarante ironia nei confronti dello slang degli hacker, il video in realtà getta le basi per una pratica realmente destabilizzante, ossia quella della manipolazione creativa e indipendente dei contenuti che passano per il piccolo schermo. Pur essendo qui romanzata e nella realtà non proprio legale, la ricombinazione di contenuti televisivi (blob docet) ne arresta l'ineluttabilità del flusso e ne permette una riappropriazione dei contenuti, finalmente decostruibili. La componente temporale non è indifferente, anzi, e proprio la possibilità di poter agire su oggetti conosciuti (i film di successo) e redistribuire poi senza controllo i contenuti variati getta nuova luce sulla inammovibile narrativa sequenziale dello schermo casalingo.