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.art 04.09.02 Violence Online Festival, opere online sul concetto di violenza. La violenza è uno strumento, un processo vitale e necessario o solamente il risultato di cause e meccaniche complesse? Se è vero poi che gli artisti inevitabilmente riflettono lo stato fisico e psicologico dell'ambiente in cui vivono, come si manifesta in arte questo lato oscuro da sempre radicato nell'uomo? Sotto forma di azione, reazione o riflessione? È da questi spunti che prende forma il progetto Violence Online Festival, curato e creato in flash da Agricola de Cologne in occasione del festival internazionale 'VioLENS Festival' di T‡bor (Repubblica Ceca). Più di 150 artisti provenienti da tutto il mondo (per l'Italia fra i nomi noti c'è Caterina Davinio) hanno partecipato a questo evento con opere di textual poetry, visual-poetry, web art interattiva, immagini e suoni elettronici in streaming. Il complesso di opere presentate non ha l'obiettivo di prendere posizione a favore o contro la violenza, semplicemente essa diviene soggetto di riflessione individuale che assume molteplici sfumature, quanti sono gli sfondi culturali che la generano. L'intento del progetto si sposta quindi dalla riflessione artistica ad una re-azione nei confronti del ruolo fondamentale che giocano i mass media mostrando, spettacolarizzando e persino promuovendo la violenza. Per fare ciò, l'environment simula ironicamente l'interfaccia di una media-company virtuale chiamata 'Violence Media Corporated' e divisa in dipartimenti differenti (ad esempio 'Violence for happiness', 'Violence net', 'Violence marketing'), dando ai lavori contenuti un diverso significato. Navigando in questo art-network, il visitatore è quasi costretto a porsi nuovi interrogativi e a cercare necessariamente delle risposte. Clemente Pestelli |