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25.02.03 vOICe, vedere con i suoni.
Innumerevoli sono ormai i tentativi di legare a doppio filo il suono all'immagine, con correlazioni di tipo estetico, concettuale e tecnico. Una relazione realmente strutturale però è stata sperimentata raramente al fine di ottenere che un'immagine potesse essere resa coerentemente da un'insieme di suoni. Proprio a questo scopo invece ha lavorato Peter B.L. Meijer, con l'intento di fornire un possibile supporto ai non vedenti. Le sue ricerche sono sfociate nel prototipo di vOICe (dove 'OIC' sta per 'Oh I see!'), un dispositivo in grado di convertire un'immagine di 4096 pixel in 16 toni di grigio convertendoli nei rispettivi suoni. Le regole per la conversione sono: i pixel più in alto hanno un pitch più alto e quelli più in basso un pitch corrispondente, e in più i toni di grigio sono espressi con un livello di volume diverso. Tutti i pixel in una colonna sono uditi come un'unico suono, e le colonne sono 'riprodotte' una dopo l'altra. In questo modo si ha una specie di 'immagine sonora' complessiva che rispecchia l'immagine reale. La riprova è che guardando uno spettrogramma dei suoni riprodotti si ottiene un'immagine molto simile all'originale. Nelle pagine di vOICe è disponibile un software per windows scaricabile gratuitamente che effettua questo tipo di conversioni.