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Wimp, Windows Interface Manipulation Program, Victor Laskin, Alexei Shulgin
31.08.04
Wimp, finestre manipolate ad arte.
I riferimenti grafici sull'orizzonte dello schermo sono dei fondamentali punti cardinali per le nostre abitudini d'interazione e la loro modifica ad ogni nuova release dei sistemi operativi implica una conseguente inconscia riprogrammazione neurale per rifasare i gesti alle conseguenze indotte sulla macchina. A mischiare le carte da una prospettiva concettuale ma anche irresistibilmente ludica, è Wimp, software di manipolazione dell'interfaccia utente di windows che induce remix visivi d'effetto pronti a squadernare la fissità del desktop e delle finestre in un un turbinio di livelli spesso sciolti attraverso molteplici filtri. L'assumere l'interfaccia come unico flusso di dati in input rende infatti il loop estetico di forma e contenuto irreversibile, mettendo definitivamente in discussione i dogmi della popolare comunicazione uomo-macchina. E infatti anche nello stesso nome si coglie l'incremento dei livelli di lettura di quest'opera, in quanto l'acronimo è doppio: 'Windows Interface Manipulation Program', ma pure 'Windows, Icons, Menus and Pointing device', ossia la sigla con cui alla fine degli anni settanta sono stati etichettati i software che implementavano un'interfaccia utente grafica. Realizzato da Victor Laskin e Alexei Shulgin, viene proposto come software di vjing (o salvaschermo, o opera di software art, a scelta) e tecnicamente richiede un pc con windows 2000 o XP e un'accelleratore grafico 3D sufficiente a riprodurre i diversi effetti, mentre viene distribuito come freeware.