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.art 29.09.05 Words Made Flesh - Code, Culture, Imagination. Nelle sue ricerche Florian Cramer ha sistematicamente ricercato l'eseguibilità del codice da un punto di vista letterario, implicandone quindi una sua lettura e interpretazione univoca, e il conseguente meta-livello di segni che fa conseguire non solo significati, ma azioni la cui struttura è iscritta nel codice stesso. E proprio alla storia della generazione di senso attraverso una serialità d'istruzioni, insieme all'uso estetico del codice come forma d'espressione verbale è dedicato Words Made Flesh - Code, Culture, Imagination, un libro in formato pdf (disponibile pure in HTML e LaTeX), scritto durante il suo periodo di 'residency' al Piet Zwart Institute di Rotterdam. Il testo compendia le ricerche in un corpus affascinante che attraversa letteratura, arte e cultura dei nuovi media connettendole attraverso importanti punti nodali. Dalle fantasiose costruzioni letterarie 'automatiche' dei secoli passati, passando per le contestualizzate esperienze di Burroughs, Calvino e Tzara fino agli interventi di linguaggio 'codificato' nelle mailing list e alla strategia dei simboli adottati nei design delle interfacce, i meccanismi della computazione immaginifica riescono a liberare la potenza della parola, programmandone una sua propria vitalità. Il testo elettronico, infatti, benchè tecnicamente povero conserva intatta la sua potenza evocativa, che viene esaltata dalle tecniche di calcolo, radicate in un fascino antico, ossia quella della creazione automatica, ottenuta da un concetto allargato di 'software'. La ricchezza della ricerca qui illustrata ne fa uno dei testi più importanti in quest'ambito, paradossalmente, non ancora disponibile in forma stampata. |