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.art 10.10.01 World Wide Video Festival. S'inaugura oggi ad Amsterdam la 19esima edizione del World Wide Video Festival, rassegna internazionale di media art. Quest'anno sono state realizzate sezioni dedicate all'arte mediatica dell'Africa e del mondo arabo (con particolare attenzione a Sud Africa, Libano, Palestina, Egitto e Siria). In programma: opere di net art di Entropy8zuper! ('Wirefire' nell'immagine), Netochka Nezvanova ('nato. 0+55+3d.Modular'), Pat Binder ('Voices of Ravensbrück'), Young-Hae Chang / Marc Voge ('YOUNG-HAE CHANG HEAVY INDUSTRIES'), un video Nam June Paik ('Analogue Assemblage', remix delle sue prime sperimentazioni televisive) cd-rom di Thomas Feuerstein ('Biophily'), Norbert Pfaffenbichler ('Notes01 [1:1]'), Moniek Toebosch/Annelys de Vet ('Moniek Toebosch-Archief/Archive 1948-2000'), Sue Williamson ('Can't forget, can't remember'), una performance di Alexei Shulgin, presentazioni di Jordan Crandall (progetti video 'Drive' e 'Heatseeking'), Vera Frenkel (i suoi lavori interdisciplinari 'Media, metaphor, memory: addiction to testimony'), i suoni bio-digitali dei Fatamorgana ('Ekkofisk'), il vjing consapevole dei The Light Surgeons ('Electronic Manoeuvres'), i suoni visualizzati di Kurt Ralske ('UrSonate.02') e un concerto interattivo di Walter Verdin ('DA SSTM'). |