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. electronica, laptop music
Agf
Language Is The Most
<CD> Quecksilber/Wide
Un'artista decisamente interessante Antye Greie-Fuchs, cantante e producer, che qui rimette mano al suo recente album, con nuove esclusive registrazioni, tratte dall'ultimo Ars Electronica (l'edizione del 2003), focalizzando l'attenzione sui contenuti, in una personalissima forma di racconto, non avulsa dai processi di composizione, sui quali s'interroga incessantemente, in una sorta di auto-training (o 'self education', se si preferisce un termine più mentale) alla ricerca di nuove (possibili) metodologie dei processi generativi artistici in ambito digitale. Svincolata dalle passate collaborazioni (pur prestigiose, con Laub, Craig Amstrong, Vladislav Delay) la Agf può esprimersi al meglio, concentrandosi sul concetto di 'codice', illuminando il suo apprendistato 'tecnico' di una grazia decisamente femminile, con la determinazione (e la forza) di chi tratta anche temi 'astratti' (come quelli relativi all'analisi dei linguaggi contemporanei) in maniera emozionale, poetica, ma evitando le trappole di una realtà troppo spesso sganciata anacronisticamente dai tempi (e dalla complessità) che tutti oggi viviamo. Eppure, fra le righe, soprattutto nella costruzione musicale delle atmosfere, dei pattern portanti, le avanguardie storiche non sono lontane, così come non è troppo lontano il lavoro di un'altra celeberrima artista, Laurie Anderson, qui addirittura più urgente, svincolato definitivamente dai riverberi 'pop' che ancora per molti anni sono restati forti nelle sperimentazioni dell'autrice di 'Oh Superman'. Bruciando le frequenze e con voce misteriosa questa nuova reginetta dell'elettronica, inizia a muovere i primi passi su palcoscenici meno underground. Le premesse sono ottime e ci fanno sperare fiduciosi in nuove prove. Essenziale.
Aurelio Cianciotta