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27.07.04
Auracle, strumento sonoro e collettivo di rete.
La naturalizzazione delle interfacce è un processo lungo e difficile e l'uso dei nostri abituali strumenti di comunicazione sensoriali mediati dalla formalizzazione e dalle restrizioni che la loro digitalizzazione impone, rende il processo ancora più complesso. Ma la voce, in particolare, il medium più istintivo, duttile ed efficace fra quelli a nostra disposizione è lo strumento che viene sempre più utilizzato per sperimentazioni interattive, grazie alla limitata quantità di risorse (audio) che richiede e all'ampia disponibilità di microfoni integrati nei pc, ossia delle interfacce hardware. In particolare gli input vocali consentiti dall'ultima versione di flash, oltre ad aver generato diversi lavori, hanno restituito al microfono la dignità di dispositivo di input di massa. Auracle è un progetto che sfrutta queste capacità per realizzare un'ambizioso progetto, ossia creare una sorta di strumento sonoro generato dagli utenti della rete e controllato da una miriade di voci. Queste, in realtà funzionano solo come controllo dei suoni, ma la loro influenza nel generarli, le rende uno strumento a tutti gli effetti, seppure di tipo diverso. Gli utenti possono formare gruppi indipendenti e generare i loro suoni in maniera collaborativa e in tempo reale, e vedendoli visualizzati attraverso un'interfaccia di rappresentazione parametrica. Un coro di voci, quindi, inaudibili nei loro suoni naturali, si rappresenta collettivamente nella visione e nell'ascolto, generando un risultato unico creato e fruito attraverso i cavi della rete.