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05.07.02 BeeHive, nuovo numero della ezine di web art letteraria.
Ogni nuovo numero di BeeHive (vedi Ipertesti d'autore.) è costituito da una serie di progetti letterari di web art, e per questo risulta più simile ad una rassegna di opere d'arte online che ad una rivista elettronica. Questo anche per il livello, sempre medio alto dei contenuti inclusi che, ciascuno a suo modo, sperimentano con il testo narrativo e le sue molteplici applicazioni attraverso le diverse risorse del web. In quest'uscita troviamo 'Panhandle' di Jason Nelson, una complessa storia che si genera da presunte lettere mai spedite negli anni trenta e che si sviluppa attraverso diverse tecnologie e immagini interattive nella loro rappresentazione; 'The Meddlesome Passenger' di Scott Rettberg, un ipertesto in settanta parti che sfrutta una divisione dello schermo in cui la parte bassa viene dedicata a mostrare ulteriori connessioni linguistiche del testo linkato nella parte superiore; 'The Phenomenology of Approach' di Alan Sondheim, un lungo saggio di una quarantina di brevi riflessioni sulla struttura del testo e su quella del mondo; 'When Literature Goes Multimedia' di Roberto Simanowski, un altro saggio che analizza tre lavori di letteratura elettronica tedesca ('Epos der Maschine', 'Trost der Bilder' e 'Digital Troja'); 'Bjsk' di Chris Ballange che mostra una parola formarsi lettera dopo lettera attraverso una permutazione di tutte le altre, mentre loop sonori in sottofondo accompagnano una voce che annuncia le frasi che si vanno man mano formando; '_][ad][dressed in a skin c.ode' di Mez, (vedi La net art di Mez in una mostra personale su javamuseum.org.), invece, è un antologia dei testi scritti nel suo linguaggio ibrido 'mezangelle' diffusi tramite posta elettronica e siti diversi per mezza rete; 'Axial Poetics' di George Quasha, un saggio sulla letteratura ipertestuale e diverse teorie correlate sottotitolato 'free standing language on an open axis'; 'Chatted Periodically' di Lawrence Upton, una serie di testi scritti a più voci nella forma di una chat; e infine 'Intersperse / Ugly' di Peter Howard due poesie in flash che incrociano due testi producendo variabili quantità di rumore (Intersperse), o effettuano un cut-up sonoro in un piccolo box nero (ugly).