neural online


 
 
 > News archive  > Neural Magazine  > Neural Station  
 > emusic  > new media art  > hacktivism  
.art

20.08.03 Furninja, chimera meccanica.
Dopo PainStation e LegShocker, Furninja è un progetto del gruppo Fur, composto da Roman Kirschner, Tilman Reiff e Volker Morawe, studenti dell'Accademia di Media Arts di Colonia che si occupano della realizzazione di 'art entertainment interfaces'. Furnija è una 'chimera' controllata a distanza. Nella descrizione del progetto vengono riportate infatti le origini mitiche della chimera: il padre Typhon era un gigante dalle cento teste, che lacrimava gocce di veleno dagli occhi, mentre la madre, Echidna, è mezza donna e mezzo serpente. Il frutto di questa unione è la chimera, anch«esso mostro dalle complesse sembianze tra l«umano e l«animale e Furninja ne è una versione moderna, visto che si presenta come un mostro dalle tante teste -rappresentate in questo caso dalle lame del motosega- governate dagli artisti, e dagli utenti in genere, attraverso appositi telecomandi. Il funzionamento della chimera dà vita a un«azione dall«apparenza violenta, a metà tra una performance e una gara tra macchine telecomandate. Il luogo d«azione in questo caso è fortemente delimitato. Nel GambaGarage di Colonia, dove fur ha presentato per la prima volta questo progetto in occasione della Fiera del Mobile, il set d«azione era costituito da una zona recintata in cui si trovavano sedie e diversi mobili e Furninja, guidata a distanza, ha rotto e spezzato le scatole e le sedie presenti nello spazio. Quest'opera rappresenta in pieno lo spirito del gruppo fur, il cui obiettivo è quello di creare un tipo di interfaccia alternativo al modello comune, e che preveda una navigazione prevalentemenete visiva, un controllo manuale e, di fatto, un massiccio isolamento del singolo utente. Fur tenta di sviluppare delle interfacce, che prevedano un convolgimento di più dimensioni (non solo della vista, quindi) e di più persone.
Angela Serino