26.02.03 Inflect, rivista di letteratura elettronica.
Dopo le ottime uscite degli ultimi anni di Beehive, ecco affacciarsi sul web un'altra rivista di letteratura elettronica con opere interattive e brevi biografie degli autori. Si chiama Inflect, a journal of multimedia writing ed è alla sua prima uscita. Nove i lavori inclusi, selezionati garantendo una pluralità di tecniche che si concentrano ora sui fonemi, ora sui segni, ora sulle ambiguità di significato e sulla loro rappresentazione grafica. Come in 'Enigma n2' di Jim Andrews con il suono illustrato anche nel codice che lo genera, o il suono pronunciato dagli oscuri personaggi vettoriali di 'Fresh Icons' dei Robot Friend. Anche le lettere che si accopiano fra loro in 'three erotic Anipoems' di Ana Maria Uribe, conservano il fascino del segno/azione da un lato e del significato leggibile dall'altro, come le poesie nel caos o nelle pieghe della tecnica ('ending 6' ed 'ending 9') di Jason Nelson. Altri lavori comprendono il sito della fantomatica 'Machine Corporation' dei the faceless men, alla ricerca di presunti volontari che vogliano cambiare identità, come le identità della narrativa testuale di Hazel Smith and Roger Dean con 'The Egg The Cart The Horse The Chicken' e l'ebook di poesie in pdf 'Proverbs of Hell (Dos and Donts)' di Brian Kim Stefans.