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.art 04.08.03 New forms Festival 2003,inter[sec/ac]tion. È in corso al Round House Community Centre di Vancouver l'edizione 2003 del New forms Festival, che intitola la sua terza edizione 'inter[sec/ac]tion', ossia arte che interseca i media e le discipline interagendo con gli artisti, gli accademici, gli studenti e tutta la comunità allargata. Camille Baker ha curato sia la parte delle installazioni che quella relativa alla net.art. Fra le prime ci sono David Rokeby, Shirin Kouladjie, Andrea Polli ('The Fly's Eye', sui processi della visione in volo), Fabian Winkler ('Clink!', un color-mixer interattivo con bicchieri da cocktail), Kenneth Newby, Aleksandra Dulic, Joanne Woods ('Peekaboo', passato e presente nel buio di una stanza), Julie Andreyev e Christpher Kowal ('VJ-Fleet', furgoncini in cui sono montati schermi sul retro per visualizzare il mixing video e che trasmettono in Fm il dj set che viene effettuato all'interno), Owen Milburn e Dominic Girard, Reva Stone ('Carnivale 3.0', video e audio in una sagoma umana svuotata), Paul Wong ('Hungry Ghosts', lo spirito della morte nei suoi frammenti di memoria), Paul Catanese ('Super Ichthyologist Advance', un Gameboy Advance modificato per visualizzare al suo interno un pesce imprigionato). Nella sezione dedicata, invece, all'arte in rete si trovano 'terminus1525', un progetto pilota collaborativo, Anne-Marie Schleiner - 'Velvet Strike', Garrett Lynch con '_pause' e 'bannerart', 'Oculart', Agricola de Cologne, akuvido - Stadt Sound Station, Andrea Ackerman - 'Rose Breathing' un panorama sintetico, Ian Andrews - 'Ether1' e 'Radioscopia', lavori generativi ispirati dalle trasmissioni radio ad onde corte, Stanza - 'SoundToys.net', una raccolta di esperimenti sonori su web, Jody Zellen - 'Disembodied Voices', Kate Armstrong e Jeremy Turner - 'IN_CORP', una performance sulle corporation viste come entità transumane, LeCielEstBleu - 'PuppetTool', Michaël Sellam - 'La Langue se Charge', Tal Halpern - 'Digital Nature: the Case Collection', un lavoro che trasforma un catalogo online di una biblioteca in un ambiente narrativo sperimentale, David Clark - 'A is for Apple' e Paul Thomas - 'Spatial Emergence: Transphysical City', sul rapporto fra spazio, luogo e loro percezione. Video, film, performance, sound art e concerti serali completano il corposo programma. |