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25.03.03 Stop War: Baghdad videogames e Barlow.
Dopo l'escalation televisiva che ha fatto anch'essa vittime su entrambi i fronti (vedi Dal ventre della bestia - la macchina della propaganda di guerra), la guerra mediatica continua al fianco di quella reale. In Germania le autorità hanno sfornato una lista di videogiochi violenti che non possono essere pubblicizzati o messi in esposizione sugli scaffali, ma venduti solo ad adulti. In particolare ad essere messo all'indice è 'Command & Conquer Generals' della Electronic Arts che simula un assedio di Baghdad, con l'esercito USA che combatte con un immaginario gruppo di terroristi denominato 'Global Liberation Army'. secondo un dipartimento del ministero della famiglia il gioco è da sconsigliare ai minori perchè glorifica la guerra, dipingendola come unica via per risolvere i conflitti. L'Electronic Arts ha controbattuto dicendo che l'unico motivo risiede nella posizione politica della Germania, visto che il criterio finora è stato applicato ai titoli particolarmente cruenti. Dall'altra sponda dell'oceano, John Perry Barlow dell'Electronic Frontier Foundation, ha diramato una missiva intitolata 'War in the Land of Peace' dove fra l'altro dice 'Dovrei convincermi che possiamo trasformare Baghdad - una città con due milioni e mezzo di bambini - in un telegenico inferno disneyano, con diverse migliaia di tonnellate di espolisivi, e danneggiare solo i cattivi..."