07.03.05 VTMZ, derivative songs.
La trasformazione di un brano in dati musicali binari non è, ovviamente, un mero processo tecnico. Le implicazioni teoriche e pratiche scaturite dall'infinita manipolabilità dei dati ottenuti sono numerose e diverse. La scorporeizzazione dei brani, e soprattutto la loro conseguente atomizzazione in singoli istanti di suono li rende un ideale pulviscolo di microsuoni mescolabili o filtrabili a piacimento. VTMZ di Victor Liu, già di Children of the Bureaucrats of the Revolution e Delter e Raygun, è un progetto in cui belebri brani modificati in tempo reale vengono trasmessi a richiesta dell'utente. Il processo di trasformazione, denominato 'Vatermuzik' si compone di software open source che rimuove in primis le parti non armoniche di una registrazione, passandole poi ad un sintetizzatore Clavia Nord Rack 3, che tramite le sue patch modella il brano in forme variabili e, seppur riconoscibili nettamente distanti dagli originali. Ecco perchè vengono definiti 'derivative versions', ossia versioni derivate dagli originali, che possono anche essere diverse a seconda del momento d'ascolto. In questo modo, l'uso massiccio di materiale coperto dal diritto d'autore viene reso inattaccabile dalla trasformazione subita. Il complesso delle tecnologie (hardware e software) impiegate per la stessa trasformazione implica un'astratto algoritmo che plasma i brani secondo un percorso personale, che potrebbe essere modificato in miriadi di altri modi ottenendo sempre artefatti inattaccabili dai gendarmi del diritto d'autore. é l'ennesima, se ce fosse ancora bisogno, prova che la manipolazione del patrimonio musicale riproducibile tecnicamente è non solo una ineluttabile forma artistica, ma una naturale e inevitabile possibilità tecnica.