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. electronica, experimental
Asaf
Oblivious
<CD> Small Voices
Gli Asaf 288 abilmente miscelano sonorità elettroniche e strumentali con influenze jazz-fusion, queste ultime derivate soprattutto dalle evoluzioni di Mario Massa alla tromba e di Maurizio Marzo alla chitarra. Assecondando le ritmiche eleganti di Corrado Loi, dj e bassista cagliaritano che ricordiamo come membro del gruppo T.A.C. (Tomografia Assiale Computerizzata, Waiting For The Twilight, Small Voices) anche Simon Balestrazzi, pur non partecipando direttamente alla composizione dei brani, è coinvolto nel progetto, in veste di produttore esterno, facendo valere tutta l'ottima esperienza acquisita sul campo. L'andamento di 'Oblivious' è sognante, con sfumature riflessive ben scandite, a mescolare fili conduttori diversi, tra minimal techno e house, nu jazz, dub e drum and bass. Caratteristica italiana questa propensione a voler riscrivere sempre tutto l'orizzonte dei generi, inventandosi modulazioni stilistiche trasversali, fra ritmi e territori di difformi origini, acustiche ed elettroniche, con forti reminiscenze anche di epoche musicali e di moduli meno recenti. Nonostante tutto gli intrecci sonori sono ben dipanati e l'ascolto è gradevole. Ritroviamo in serie episodi più atmosferici ('Cannon St. Basement') e parti ancora dilatate ma maggiormente sperimentali ('RB'). Sincopi e decori in 'Break 130'. Qualche incisione risulta invece più diritta e filante (ad esempio 'Knife'). Nel complesso una prima prova sicuramente soddisfacente.
Aurelio Cianciotta