neural online


 
 
 > Archivio Recensioni  > Neural Magazine  > Neural Station  
 > emusic  > new media art  > hacktivism  

. nu jazz, downtempo
Ben Mono
Dual
<CD> Compost Records
Nuove cadenzate emozioni dalla Compost Records, etichetta di Michael Reinboth, uno dei protagonisti dell'ultima decade che è riuscito a portare alla massima espressione degli stilemi nu jazz molti degli artisti della propria scuderia, evitando quelle cadute di qualità che soprattutto ultimamente hanno visto il mercato inflazionato da produzioni non sempre all'altezza della stessa 'coolness. Paul Beller, in arte Ben Mono (con Jan Weissenfeldt dei Syrup a dar vita agli Space Clique) s'ingegna nell'incrociarsi soave di tessiture downtempo variamente rappresentate nelle dodici eleganti tracce da un incedere sinuoso, segnato da interpretazioni vocali raffinate e abilmente incastonate nel groove. I toni non esenti da pulsioni di matrice afro (ad esempio in 'Talking Navigator') sono sempre ricondotti alle tenui sincopi di un jazz cesellato e gentile conservando tuttavia forti il pathos e le molte variazioni insite nel jazz delle origini (spesso brillantemente dimenticate dai molti alfieri di una levigatezza lounge o neo-house). Ammaliante 'Protection' anche se avvolta da sensazioni di deja vù, millimetricamente orchestrata e costruita, oppure 'Tired' dilatatissima e ipnoticamente oscura, sotto influenze più fusion e quasi progressive 'Sasckia 2002', composizione di oltre sei minuti e mezzo. Ancora ottimi artisti nella label di Monaco, forse con un attitudine meno ingorda di novità e classica ma pur sempre aderente ai tempi.
Aurelio Cianciotta