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. electronica
Biochip C.
2001
<cd> Lux Nigra/Wide
Parte centrale di una trilogia la cui prima realizzazione è datata novembre 2000, questo album di oltre 70 minuti è un'escursione fra i suoni da coin-op riadattati per il vostro lettore compact. Pur nominato '2001', il CD pare avere lo sguardo rivolto al passato, ai suoni da pistola a raggi laser ed alla musica underground di qualche anno fa. Sebbene capace di giocare con la parte ritmica, in molti brani non mostra le reali differenze con una qualsiasi produzione elettronica fatta in casa. Più di 200 collaborazioni e ben 14 album a suo nome non sembrano aver giovato all'ispirazione di Martin Damm, e particolarmente spiacevoli sono 'Not-so-clean' con le sue chitarrone metal stile 'Terminator 2' ed il remix di 'Adrenalin', mentre riuscite solo a metà sono 'Sunblocking' e 'Space' nel loro apparire troppi 'orbitali'. D'altro canto rimaniamo piacevolmente sorpresi in 'C-machinery' con la sua battuta dritta ma ibrida; nelle ispirazioni bisbetiche di 'ReaKtion'; nella particolare entropia poi riportata all'ordine di 'Charlie's aliens'; nell'ottima 'Bohnenhuelsen', quasi una registrazione di corpi estranei in caduta; nell'imperdibile finale in lingua giapponese. Si rimane perciò un po' amareggiati e convinti che una maggiore selezione del materiale avrebbe reso il risultato di alto livello.
Michele Casella