> Archivio Recensioni  > Neural Magazine  > Neural Station  
 > emusic  > new media art  > hacktivism  

. techno
Paul Brtschitsch
Venex
<cd> Frisbee Tracks/Audiogobe
Scuola di Francoforte, quella meno universalmente famosa dell'Omen, leggendario club dove il giovane Paul Brtschitsch è stato svezzato ai piaceri dell'elettronica e dal quale hanno preso le mosse, prima la sua passione per il djing, e poi, inevitabilmente, l'interesse alla produzione. 'Venex', secondo album con tracce mixate è un'interessante rielaborazione di elementi tipici del filone techno/house, il quale sul versante europeo, è influenzato da molteplici emergenze musicali dell'attuale club culture. Una ritmica più pulsante, una nuova percussività che ben si sposa con l'ariosità dalle atmosfere progressive non indenni da salti, pause e fratture prima confinate solo nel breakbeat. Penetrante 'Bright', riuscita incisione con bei frammenti vocali e interferenze, piť rarefatta e mistica 'Down under' e l'ultima traccia, un bel remix di Paul, 'Planet X', ispirato brano dei Phonosynthese.
Aurelio Cianciotta Mendizza