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Christian Marclay, DJ Trio, Asphodel . electronica, experimental, turntablism
Christian Marclay
DJ Trio
<CD> Asphodel
Deviare la pratica del djing verso gli ambiti legati all'improvvisazione libera generando una sorta di turntablism collettivo e concettuale, sembra questa l'idea di fondo che ha portato Christian Marclay a promuovere il progetto Dj Trio, coinvolgendo alternativamente Toshio Kajiwara, Dj Olive, Erik M e Marina Rosenfeld. Operazione delicata e radicale, nell'atto pratico di coordinare le tecniche, rimodellandole all'interno d'un approccio interpretativo che proprio dalla tradizione delle avanguardie prende le mosse per riflettere (e dire una parola nuova) sulla condizione ambigua della performance musicale contemporanea. All'ormai 'tradizionale' laptop del musicista elettronico s'aggiungono i deck eccellenti dei dj con una commistione che in altre occasioni ha avuto come ospiti anche Tom Recchion, Pita e Otomo Yoshihide. Sono sette le registrazioni, effettuate in location prestigiose (si va dall'Andy Warhol Museum all'Electroluxe Festival a Tokio, dal Detroit Institute Of Arts al Centre Pompidou), divise a seconda delle formazioni (in totale tre) e comprese in un arco temporale che va dal Febbraio del 2000 all'Agosto del 2003. Un suono complessivo che nonostante i contributi molteplici conserva uno stile assai distinguibile nell'amalgamare eclettismo 'colto' e frammenti convulsi, dilatazioni ed iperboli, non cedendo ai ritmi e alle lusinghe degli ultimissimi trend, contenendo le energie senza un esibizione sfacciata delle fonti, sottraendosi 'ad arte' all'accumulazione onnivora.
Aurelio Cianciotta