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. electronica, experimental Column One Dream Time <CD> 90 % Wasser Ossessioni private e pubbliche esibite-celate attraverso l'uso ibrido di linguaggi ed icone prese in prestito dalla vita quotidiana divenuta spettacolo. Pubblicità, cinema e media vari a concorrere nella stimolazione artefatta d'un immaginario comune assai depresso. La sessualità riferita all'adolescenza, alle relative pruriginose sue malsane derivazioni, non solo è un industria, più in generale è un 'sentire contorto', che da secoli attraversa culture differenti (dall'antica Grecia dei filosofi-pedofili, agli anni settanta di David Hamilton - alle 'lolite' di 'Non è la Rai' - oppure al più recente voyeurismo fintamente 'reality'). Column One sguazza nelle esplorazioni 'transmediali' (ricordiamo il suo 'The Audience Is Sleeping' sempre per la 90 % Wasser), elettronica di risulta che qui scherza con infatuazioni cerebrali, dense dei dialoghi tratti da film (che vanno dalla cinematografia romantica al porno, comprendendo pure Pasolini), infarcite dal ritmare di schiaffi e sculacciate (in maniera analoga ai Matmos), da improbabili amplessi manga, telefonia erotica e raccomandazioni ginecologiche varie, assortite nelle frequenze risonanti, astratte, dinamiche. Elegante lavoro di produzione, che stilisticamente raccorda sperimentazioni digitali e lounge jazz, improvvisazione elettroacustica ed ambient, senza per questo perdere in aderenza al tema (ed agli slip delle molte 'signorine' immortalate nel doppio booklet). Operazione controversa, tuttavia ben elaborata, a tratti spiazzante se non addirittura volutamente provocatoria. Aurelio Cianciotta |