neural online


 
 
 > Archivio Recensioni  > Neural Magazine  > Neural Station  
 > emusic  > new media art  > hacktivism  

. experimental
Cray
Undo
<CD> Bip-Hop/Wide
Già al suo secondo album, Cray cerca di ricreare il modello pittorico e visuale con un genere musicale che spesso si nutre di emozioni alternative a ciò che meramente viene chiamato 'musica'. Proveniente da un retroterra rock della scena di Melbourne, l'artista ha cercato di dare sempre meno controllo ai suoi lavori in un processo di straniamento che appare subito evidente in 'Mothersboard', traccia ricca di glitch e di frequenti interruzioni. Un tratto evanescente che perdura per l'intero album, arricchendosi dell'uso di field recordings o di giocattoli mal funzionanti a causa di un cortocircuito ('Usker'). Un metodo di lavoro che si arricchisce di tutto ciò che accade durante la registrazione - imprevisti compresi - e che può graffiare o carezzare l'ascoltatore a cui è demandato il compito di decodificare il segnale istintivo inviato da Cray. Ottimo manipolatore di computer in 'Mar562001', si descrive come poco interessato alla conversazione umana ed affascinato dalla possibilità che le macchine siano più importanti dei musicisti stessi: una tesi spaventosa ma quanto mai attuale che nella conclusiva 'Rd0blst' trova spazio per la riflessione. Il Cd è arricchito dalla (splendida) allucinazione video di 'Frona' curata da Marcus Struzina.
Michele Casella