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Dati, Tous Les Soirs, Disturbance . nu jazz, soul
Dati
Tous Les Soirs
<CD> Disturbance
Atmosfere morbide, stilizzate, groove sinuoso, è ritornato Alberto Dati ad intrecciare inediti accordi in un'uscita che risente fortemente d'influenze musicali nu jazz e soul. Produzione questa certo meno sperimentale se confrontata con il suo album di debutto, 'Italy by Dati' (sempre per Disturbance), ma certo efficace nel disegnare fascinose ambientazioni sonore che denotano attitudine alla costruzione attenta, ricca di sfumature timbriche e armoniche. Di rilievo gli apporti esterni, relativi soprattutto alle parti cantate, che oltre al rapper canadese Km Dub vedono in bella evidenza ben quattro voci femminili (due italiane, Irene Jalenti e Valeria Caputo, una americana, Malinda Smith, ed un'altra albanese, Rovena Llaperi). Si parte con 'I Hate Bossa' ed i suoni seppur obliqui rimandano ancora a stagioni passate, agli anni del boom economico e delle feste in casa (non a caso citate nell'artwork). Inframmezzati con cura, contemporanei ed incisivi, risultano i ritmi step urbani di 'Living Whithout U', o l'hip hop jazz di 'My Duty' sottostante agli scratchs di Fonky T. Due i brani tratti da 'Tous Les Soirs' nella soundtrack de "L'amore ritorna" di Sergio Rubini, trattamenti cinematici che completano il catalogo dei suoni del talentuoso produttore tarantino già in studio per altri nuovissimi progetti da ascrivere entro l'anno sotto i moniker di Appetizer ed Elastic Society.
Aurelio Cianciotta