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. breakcore Dj Scotch Egg KFC Core <CD> Adaadat Se un uomo diventasse davvero ciò che mangia (come credo affermasse, non so quanto metaforicamente, il filosofo tedesco Feuerbach) e se il KFC del titolo (non si sbaglia) è l'acronimo di una nota catena internazionale di fast food (Kentucky Fried Chicken), non vogliamo immaginare Shige Ishihara, in arte Dj Scotch Egg, durante i 30 giorni d'intensive registrazioni del suo insano album di debutto (un musicista elettronico giapponese che diventa progressivamente un pollo a furia di pasti sconsiderati fra una session produttiva e l'altra potrebbe far da trama ad un nuovo Tetsuo). Sarà effetto allora della digestione, del ribollire nello stomaco dei fritti, ad ispirare il breakcore ispido, le frequenze gabba-punk 8-bit ed i sommovimenti digitali dell'artista, ispirazioni poco angelicate ma assai contemporanee, dalle decostruzioni sincopate, che opportunamente alla Adaadat non si sono lasciati sfuggire. Melodie da videogame, rasoiate di ritmi folli, senso dell'umorismo e sperimentazione sui suoni s'amalgamano in una miscela urticante ma efficace. In bella mostra, affianco alla wave neo-noise capitanata da Shitmat, Jason Forrest, Curtis Chip e Terminal 11, questa uscita è di quelle da non perdere. Aurelio Cianciotta |