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. experimental
DJ Spooky That Subliminal Kid
Rhythm Science: Excerpts & Allegories from the Sub Rosa Audio Archive
<CD> Sub Rosa/Audioglobe
Riassumere l'intero catalogo della Sub Rosa in un unico album è di certo un' operazione coraggiosa, ma per un qualunque appassionato di musica questo lavoro si dimostrerebbe assolutamente stimolante ed appagante. DJ Spooky ha quindi operato una scelta stilistica volta a mettere in evidenza tanto gli aspetti più avventurosi e ricercati quanto gli elementi sonicamente più appetibili per il pubblico della minimal techno. La continuità sonora viene assicurata dal perfetto missaggio dei trentatré brani, in cui si susseguono alcuni dei nomi più interessanti dell'intellighenzia (non solo musicale) dello scorso secolo. Si viene perciò favorevolmente impressionati nell' ascoltare la voce di Antonin Artaud sulle note di Nuuk Posse, le insistenze rap di DJ Grazzhoppa assieme a Bill Laswell, le frammentazioni di Scanner ed i giochi electro/pionieristici dei Mouse On Mars. Importanza capitale viene data alla parola, nelle registrazioni di personaggi d'eccezione quali James Joyce, Marcel Duchamp, William Burroughs e Guillame Apollinaire; il lato musicale viene a corredare questi reading, talvolta in maniera incisiva (ad esempio con le astrazioni di Oval e Yoshihiro Hanno) talaltra come semplice accompagnamento. Sembra comunque impossibile non appassionarsi ad un disco di questo genere, che associa le partiture per pianoforte di Debussy agli esprimenti di Lee Ranaldo, la voce di Patti Smith ai meravigliosi eccessi di Merzbow. Un lavoro perfettamente calibrato, mai noioso o esasperante; un album che si sfoglia come un libro e che viene pubblicato in contemporanea con un volume a cui DJ Spooky ha dato lo stesso titolo. Lo scritto si rivela un manifesto per la creazione d'arte attraverso la tecnologia, un progetto concettuale abbastanza vicino al simil-plagiarismo del cd "Rhythm Science", ma anche una possibilità metodica di linguaggio creativo. È in questo modo che una semplice operazione sonora - in cui si chiede ad un artista di farsi ispirare dal catalogo di una label - può diventare un perfetto compendio musicale della morte del processo artistico.
Michele Casella