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. experimental
Ekkehard Ehlers
Politik Braucht Keinen Feind
<CD> Staubgold/Wide
Fragili suoni, inquiete melodie, frastagliati accordi di Ekkehard Ehlers, complice il suo laptop ed una personalità multipla, che lo vede compulsivamente dividersi in molti progetti di natura difforme (il suo precedente 'Marz' con Albrecht Kunze per la Karaoke Kalk esplorava l'idea di un nuovo folk pop elettronico, in 'Betrieb', edito su Mille Plateaux campionava in una nuova prospettiva Arnold Schönberg e Charles Ives). Le sue nuove composizioni (ed è proprio il caso di usare questa espressione) sono basate principalmente sulla manipolazione del clarinetto basso e del violoncello che poi arrangia digitalmente in stato di semiabbandono lasciandosi trasportare dal flusso delle sonorità. Artista sonoro che a contro-altare del rigore esibito nelle partiture, fornisce lampi disinvolti nell'art work del cd (esibendo una vistosa maglietta con le torri gemelle ancora integre, mostrando facce e smorfie in lucido bianco e nero). Un prodotto ineccepibile, cerebrale e raffinato, musica colta e dall'appeal ultracontemporaneo.
Aurelio Cianciotta