neural online


 
 
 > Archivio Recensioni  > Neural Magazine  > Neural Station  
 > emusic  > new media art  > hacktivism  

. elettronica
Various Artists
Electroma
<CD> Electroma festival
Musica digitale a Roma, una compilation realizzata e distribuita gratuitamente in occasione del festival "ElectRoma", svoltosi il 22 e 23 giugno 2004 al Laghetto di Villa Ada, una maniera significativa per testimoniare delle produzioni, delle etichette e degli artisti che meglio rappresentano la scena capitolina davvero in sintonia con le evoluzioni del contemporaneo. In rassegna nomi storici (a voler introdurre un pizzico d'ironia, ma senza malizia, si potrebbe dire i soliti noti), con in testa Lory D e i suoi 'suoni mai visti', qui ben rappresentato da 'Bitter End 1', traccia numero nove, tratta da 'Unfinished Trax', pubblicato dalla Elektronik. Naturalmente anche Andrea Benedetti, uno dei più seminali produttori nazionali di sonorità elettroniche, è della partita, 'Time' (Final Frontier), l'incisione scelta per questa raccolta, è confezionata con cura, ipnotica quanto basta e scandita, tanto da lasciar ben intuire anche ad un pubblico di non addetti ai lavori tutta la qualità della quale questo artista è capace. Ammicca maggiormente ai trend della dance (per abuso di synth-core e melodie languide) Raiders Of The Lost Arp, (Mario Pierro dei MAT101), e così Max Durante, con la vocalist Key (che fa il verso a Miss Kittin) pur elaborando costruzioni abbastanza rarefatte e minimali. Anche Passarani, sotto il moniker Analog Fingerprints , con 'Tribute' (Pigna), bada al sodo e agli umori delle piste, senza troppe complicazioni, electro-techno pulsante, nel ricordo di certa italo-wave fine anni settanta. Su d'un solco similare l'altra produzione targata Pigna, 'Fregna' di Francisco De Bellis (e solo adesso m'accorgo della rima nonchè dell'assonanza perversa con solco). Non si può scherzare invece sui fratelli D'Arcangelo, ottima la loro prova, 'Rejuvenation' è composizione da destrutturazioni old skool, che sicuramente prenderà al cuore tutti i nostalgici delle prime inquiete sperimentazioni. Città intossicata d'atmosfere la capitale, come sembra suggerire Anna Bolena, nel titolo della sua breve ma interessante 'Intoxicity', un tappeto melodico sospeso e iterato che sfocia in frequenze imponenti per poi di nuovo ritrarsi e vibrare, fino allo stridere finale. Pizza e fiche sintetici con i Recycle, citando ancora lo stile di Remotti, 'Mamma Ram' è un gioiellino di bellezza disarmante: 'me ne andavo da quella ram ancora imballata, appena installata, quella ram del volemose bene, quella ram dei circuiti, delle saldature, dei fili elettrici, dei chip e dei microchip - me ne andavo da quella ram ,dei fax e delle stampanti, che mi finisce sempre il toner, dagli scanner che non importano niente, dai modem che si connettono in analogico e i dati sono lenti -'. Notevole.
Aurelio Cianciotta