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. experimental
Fabriquedecouleurs
Imite Moi
<CD> Dorodine/Fringes
Accompagnato da una confezione in cartoncino decisamente bella, 'Imite Moi' è il primo vero album firmato da Fabriquedecouleurs, alias dietro cui si cela l'autodidatta Emmanuel Allard. Autore oltre che della musica anche dell'artwork di questo disco, il parigino si misura finalmente con la lunga distanza dopo aver partecipato a numerose compilation e preparato un EP ed un cd-r a suo nome. Per questo esordio ha perfino deciso di metter su una propria etichetta discografica, la Dorodine, già dotata di un'estetica elegante e riconoscibile, minimale ed equilibrata. Non si può dire lo stesso delle nove tracce inserite in questo 'Imite Moi', tanto derivative da poter essere inserite in un qualsiasi disco di glitch-music uscito negli ultimi cinque anni (se non prima!). Fortemente focalizzato sugli intrecci rumorosi di disturbi elettrici, cacofonia digitale senza dinamica o melodia, increspature e spiegazzamenti mischiati a cigolii e click, l'album ha come unico filo conduttore le geometriche fantasie dell'autore. La scontatezza di tracce come 'Pavlonski, Preserver Of Form And Balance' o 'Japanese Reissue' (mutuate dall'esperienza delle produzioni Staalplaat) viene bilanciata dalla tensione sospettosa ottenuta nell'ottima 'Hajime' e dai luccicori incantati di 'Crapaudin', che per fortuna chiude deliziosamente un disco privo di consistenza.
Michele Casella